
A volte la "maschera" è ciò che ti permette di mostrare chi sei veramente, i tuoi lati segreti; quelli che “ è meglio di no, altrimenti gli altri cosa pensano ...”
Ognuno di noi, magari senza accorgersene, si mette costantemente in relazione con il mondo attraverso il proprio palcoscenico.
Una prospettiva illuminante di questo concetto la dà il fuoriclasse Igor Sibaldi in uno dei suoi spettacoli:
“Il SIPARIO: ti separa dal mondo, lì dietro sei libero da condizionamenti, pensi a chi sei e chi dovrai essere. È chiuso davvero solo quando sei solo.
Poi entri in scena, ecco il PUBBLICO: il mondo che ti ascolta, ti guarda, ti giudica.
Le LUCI: posizionate in modo da illuminare le situazioni a cui hai deciso di dare importanza, significato, l'atmosfera che tu hai scelto. A volte basta puntarle in modo diverso per far svanire ciò che per la tua storia di importanza non ne ha!
Le QUINTE: persone e momenti che hanno contribuito a ciò che tu sei ora sul tuo palcoscenico. Persone e momenti che quel pubblico non può vedere anche se sono lì, come il tuo passato.Ti possono continuamente condizionare, sia nel bene che nel male.”
Il teatro è esercizio per la vita, relazione, immaginazione.
Se non si sa immaginare non è possibile pensare.
Ecco perché credo che in politica servirebbero davvero più Artisti e Poeti.
La meraviglia, nella vita, è potersi scegliere ogni giorno il proprio palcoscenico e scrivere la propria storia.
Buon viaggio, Nomadi. Ovunque voi siate.
Vi abbraccio, Simone