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La felicità costa poco. Se è cara, è di bassa qualità.


Credo che la malattia più diffusa nella nostra generazione sia proprio l’infelicità. Perennemente non completamente felici.


Stiamo perdendo la gioia e il gusto nel contatto con la natura, nella scoperta del mondo in cui viviamo e nella curiosità che ha sempre caratterizzato l'uomo, tutto sostituito da un'arida curiosità per "l'ultima novità" da dover comprare "per essere felici"...e non è facile starne fuori !


Sempre più PERSONE impegnate a diventare "GENTE" con lo stesso codice, omologata nei gusti e nelle scelte, piuttosto che godere della propria individualità, e perseguire i propri de-

sideri.


Alcune esperienze, come per esempio un viaggio..ma ognuno sceglie le proprie, servono a riportarci un po' a contatto con la nostra vera natura, a ricordarci quanto a volte siano cose davvero semplici a darci un vero stato di benessere e felicità.


Libertà, rapporti umani che si creano per quello che dici e non per quello che indossi, scambio culturale, qualche bicchiere di vino in buona compagnia chiacchierando di mondo e di vita, l'abbraccio di una persona che ti vuole bene, una carezza, l’inatteso sguardo di quella persona che ti piace tanto, conoscere, scoprire qualcosa. Esiste qualcosa che si possa comprare e che renda tanto felici?


Tutte cose che troppo spesso mettiamo da parte in una rincorsa a chissà che cosa...ma che se ci dicessero che abbiamo i mesi contati avremmo come unico obbiettivo nel tempo rimanente. Quando ritroveremo in noi stessi il vitale bisogno di emozionarci con delle cose semplici ed il tempo per farlo, sapremo distinguere i bisogni della SPECIE umana da quelli della CIVILTA', allora forse sapremo gestire anche esigenze più complesse attraverso la consapevolezza, senza esserne vittime inconsapevoli.

Personalmente vedo la felicità dell'individuo come unico strumento per poter riacquistare un minimo di controllo su grossi problemi di carattere politico e sociale, nonché come rimedio a una serie di disturbi legati a questo strano stile di vita che ci siamo scelti.


Voi che dite ?


Buon viaggio, Nomadi. Ovunque voi siate

Vi abbraccio

Simone



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